The whispering room: La spia e il guaritore di Cristina Azzali

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

Editore: Senso Inverso Edizioni
Data di uscita: Settembre 2017
Genere: Fantasy
Pagine: 462
Prezzo: ebook 5.99 € cartaceo 21.00 €
Acquistalo subito: La spia e il guaritore: L’eredità della spada

Una notte di tempesta. Una corsa contro il tempo. La vita di un cavaliere appesa a un filo. L’agguato subito dal giovane Arthur si abbatte come un fulmine improvviso sul gruppo dei viandanti, sconvolgendone dinamiche e piani. La missione incombe, ora impossibile da rimandare. Cedere ai sensi di colpa sarà rischioso, poiché ad attenderli c’è un viaggio avventuroso verso l’assolata Vhalesia; qui, Gwinneth e gli altri dovranno stringere nuove, curiose alleanze, muovendosi con cautela nel dominio di un avversario insidioso e potente. Un gioco fatto di astuzie, sotterfugi e inganni, che potrebbe mutare le sorti dell’intero Continente.

 

 

  • Come è nata l’idea di La spia e il guaritore?

“La spia e il guaritore” è il seguito de “L’eredità della spada”, il primo volume di una saga fantasy medievale, nonché mio romanzo d’esordio. Essendo un seguito è, per l’appunto, nato come una continuazione degli eventi sviluppati nel primo libro, senza balzi temporali; la narrazione, infatti, riprende dal punto esatto in cui si era interrotta. Rispetto a “L’eredità della spada”, che è in sostanza un romanzo di formazione, volevo che la trama del secondo capitolo seguisse una strada più avventurosa e movimentata, per così dire; il lettore troverà quindi un ritmo più incalzante, azione e una buona dose di intrighi e tensione, specialmente dalla metà in poi.

  • C’è un episodio che ti si è delineato prima degli altri?

Credo sia di fondamentale importanza, quando si decide di lanciarsi nell’impresa di scrivere una saga, avere ben chiara nella mente la trama nella sua interezza; certo, i particolari possono variare col tempo o in base all’ispirazione del momento, ma i fatti principali, i pilastri su cui si regge la storia, devono essere stabiliti fin dal principio. Si corre un rischio enorme, a mio parere, nel trascurarli, poiché ci si potrebbe ritrovare al punto di non sapere più quale direzione prendere, senza possibilità di tornare indietro e modificare quanto già scritto. Tutto questo preambolo per dire che la trama de “La spia e il guaritore” era già delineata molto prima che iniziassi la stesura vera e propria del romanzo; si è trattato soltanto di arricchire il canovaccio di partenza con dettagli e approfondimenti.

 

  • A quale dei tuoi personaggi sei più legata?

Questa è probabilmente una delle domande più temute da un autore. Per quanto mi riguarda, non saprei scegliere: sono ovviamente molto affezionata ai due protagonisti, Arthur e Gwinneth, così come ai co-protagonisti, Rayleigh e Maelin. Ma adoro scrivere anche di altre figure, alcune delle quali compaiono per la prima volta proprio in questo libro, come la spia Noxis e il guaritore Liam che danno il titolo al romanzo. I personaggi sono il cuore e l’anima del racconto, per questo mi dedico ad ognuno di essi, persino a quelli che potrebbero apparire marginali, o che pronunciano poche battute di dialogo, con la stessa cura e minuziosità.

 

  • C’è qualche curiosità che non hai scritto nel romanzo e vuoi condividere con i tuoi lettori?

Potrei svelare un piccolo retroscena riguardo un passaggio in cui i protagonisti, Arthur e Gwinneth, si ritrovano a giocare una partita a scacchi seduti in riva al mare. Spero vivamente che i lettori più attenti riconoscano l’umile omaggio alla famosissima scena del capolavoro di Ingmar Bergman “Il settimo sigillo”, in cui il cavaliere interpretato da Max Von Sydow gioca a scacchi con la Morte. Essendo una grandissima appassionata di cinema, mi diverte, di tanto in tanto, inserire nei romanzi qualche citazione cinematografica.

 

  • Quale messaggio vorresti arrivasse a chi legge il tuo libro?

I miei lavori nascono come viaggi di fantasia: vorrei che i lettori vivessero le vicende attraverso le azioni e le parole dei personaggi, che si immergessero completamente tra le pagine, dimenticando per un po’ tutto il resto.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ultimare la stesura del terzo capitolo della saga, che spero possa vedere la luce l’anno prossimo e, nel frattempo, continuare a promuovere i primi due libri. Entro la fine dell’anno, impegni di lavoro e personali permettendo, mi piacerebbe anche creare un blog letterario in cui raccogliere opinioni e recensioni di opere di autori affermati ed emergenti, con un’attenzione particolare al genere fantasy.

 

 

May the Force be with you!
Precedente Review Party: Morte di un antiquario di Paolo Regina Successivo Amore a prima copertina - Cover Love #37

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.